Prima di iniziare a lavorare come post-production coordinator/supervisor occupandosi della pianificazione e del rispetto delle scadenze, Florian Geiser aveva già conosciuto il mondo del cinema in tutte le sue sfaccettature: “Le esperienze da tirocinante, al montaggio, nella color correction, sul set, come data manager, DIT e responsabile di studio, oggi mi aiutano tantissimo a mantenere l’ordine nel ‘caos creativo’ che regna dopo le riprese e il montaggio”. Con TAKE parla dei momenti più importanti del suo lavoro e delle numerose opportunità che la sua professione e l’Alto Adige gli offrono.
Di cosa c’è bisogno per svolgere il suo lavoro nel mondo del cinema?
Per questo lavoro occorrono competenze tecniche, attitudine all’organizzazione e alla pianificazione, oltre a una certa dose di sensibilità. Nel caso di progetti internazionali la post-produzione di suono, immagine e VFX avviene spesso contemporaneamente in Paesi diversi – si tratta quindi di coordinare al meglio tutti questi ambiti. E poi ogni film è sostanzialmente un prototipo. Ogni progetto è diverso, ogni team funziona a modo suo. Per questo aiuta saper entrare in sintonia con le persone, riuscendo comunque a mantenere una struttura.
In post-produzione una scadenza rincorre l’altra – qual è la più importante?
Nella post-produzione ogni fase è strettamente connessa alla successiva, come gli anelli di una catena: ogni ritardo si riflette su tutto ciò che segue. Ma la deadline più importante è sicuramente la realizzazione della copia zero, cioè il momento nel quale il film è definitivamente concluso e consegnato. Da questa data dipendono anteprime mondiali, distribuzioni, contratti. Se non rispettiamo questa scadenza, ne derivano enormi danni finanziari. Per questo motivo è nostra responsabilità far sì che il film sia pronto in quel preciso giorno.
Perché ha scelto di rimanere in Alto Adige?
In tutta sincerità, se non ci fosse IDM Film Commission, la mia strada sarebbe stata diversa, e probabilmente oggi non sarei più in Alto Adige. Il finanziamento al cinema ha reso possibile attirare qui progetti di rilievo. Questo è stato lo stimolo iniziale per ciò che faccio oggi – che mi ha permesso di collaborare a produzioni internazionali, ma anche locali, qui nella mia terra natale. Oggi collaboro a progetti per la TV e il cinema anche al di fuori di essa, ma questo è stato possibile solo perché all’epoca ho potuto fare i primi passi in questo lavoro. Grazie al contesto professionale che si è sviluppato negli anni, oggi posso vivere in Alto Adige con la mia famiglia, lavorare da casa in modo flessibile, partecipando comunque a entusiasmanti progetti internazionali.

I Local Talents 2025 sono filmmaker e professionisti del cinema altoatesini selezionati da IDM Film Commission, con oltre un decennio di esperienza nel settore cinematografico locale. In queste brevi interviste raccontano cosa amano del loro lavoro e del cinema.